In questo periodo ci concediamo una breve analisi sulle relazioni, quelle vere, fatte di scambio di sguardi, parole, sorrisi e sulle relazioni scoperte in una veste del tutto differente attraverso i social network.
Il silenzio.
Si perché fotograficamente parlando, le pause riflessive lo scatto lento del proprio apparecchio, corrisponde non solo a catturate il famoso "momento decisivo", ma a guadagnare attenzione e garantire un quadro analitico più chiaro di quello che stiamo vivendo.
Il silenzio.
Oggi come non mai, c'è da sentire il bisogno, il desiderio di intimità, anche in fotografia. Prendere delle pause significa approfondire, ricercare, studiare e analizzare in maniera critica aspetti che in diversi momenti delle nostre giornate rendiamo superflui.
Il silenzio.
Sommersi da talk fotografici, restiamo sbalorditi da quante persone del tutto sconosciute o meno, hanno da dire riguardo alla fotografia, al nulla, al troppo... al superfluo! Fotografi che da prima si facevano pagare fior fiore di soldi per sentire le proprie espressioni fotografiche, adesso gratuitamente danno sfogo alle loro migliori strategie di marketing ad personam.
Il silenzio.
Ma con troppo silenzio, non rimane che da diventare sordi?! Si rimaniamo sordi ed immobili per una buona volta... e se proprio abbiamo qualcosa da dire, esprimiamolo in silenzio.
Consigli di lettura per quarantena silenziosa...
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