Nick Ut è stato insignito del premio National Medal of Arts dal governo degli Stati Uniti per il suo lavoro durante la guerra del Vietnam.
Il fotoreporter vietnamita-americano ha ricevuto la medaglia mercoledì 13 Gennaio 2021 alla Casa Bianca dal presidente Donald Trump.
Con queste parole Trump conferisce il premio: " A Nick Ut per i suoi decenni di contributi al fotogiornalismo in tempo di guerra. Attraverso il suo obiettivo, Ut cattura i momenti nel tempo che ci ricordano gli orrori del conflitto. La sua fotografia più famosa, "Il terrore della guerra", è un ricordo permanente del passato e un'ispirazione per un futuro pacifico."
Spontaneamente ci poniamo alcune domande senza retorica, perché nel vocabolario della contraddizione statunitense entra in scena anche la fotografia con questo riconoscimento. Con tanto di "Gold Medal"...
Possibile?...
Si tutto è spettacolo e tutto è possibile, chiaramente se poi nel bel mezzo della questione c'è un presidente come Donald Trump tutto diventa pragmatico e concreto.
Salviamo il salvabile di questo teatrino osceno.
Cosa salvare?...
Si stima che gli Stati Uniti hanno sganciato quasi 400.000 tonnellate di bombe al napalm tra il 1963 e il 1973. Si stima che il 60 per cento dei vietnamiti colpiti dal napalm abbia subito ustioni di quinto grado.
Nick Ut forse dovrebbe essere più grato alla volta celeste per essere rimasto in vita da quell'inferno durato due decenni, piuttosto che affermare quanto segue: "Quando mi è stato detto per la prima volta che il presidente Donald Trump voleva assegnarmi la National Medal of Arts alla Casa Bianca ero molto emozionato. Sono stato molto triste nel vedere le rivolte al Campidoglio in TV il 6 gennaio, anche se vorrei essere stato lì per fare delle foto. Le proteste dovrebbero essere pacifiche e questa era troppo violenta. Quando protesti non devi uccidere le persone.
Non ho visto il raduno di Trump prima delle rivolte e sono sicuro che molte persone sono molto arrabbiate con me per aver accettato la medaglia. Ma è la mia vita personale. Ora sono vecchio, quindi sono felice che il presidente mi abbia dato un premio. Volevo essere qui. Per me, si tratta più di ricevere un premio da un presidente."
Parliamo di fotografia con l'intento di salvare almeno quella...
Di come un certo tipo di fotografia è riuscita quasi veramente, a cambiare le sorti o quantomeno le coscienze delle persone a livello planetario.
Parliamo della bambina di 9 anni, Kim Phuc, urlante e nuda che si era strappata via i vestiti in fiamme!
Parliamo delle atroci guerre sempre in voga, del Napalm...
Di un' immagine, quella dell'8 Giugno del 1972, dove in un villaggio poco distante da Saigon, una manciata di bambini terrorizzati scappano dalle loro case bombardate dagli aerei sud vietnamiti.
Nick Ut, scatta la fotografia e si precipita a salvare Kim Phuc e gli altri...
Kim rimarrà in vita, consacrando una grande amicizia con il fotografo.
Nella guerra del Vietnam, durata 20 anni tra il 1955 e il 1975, la fotografia di Ut, chiamata 'The Napalm Girl', divenne rappresentativa delle atrocità della guerra del Vietnam .
Ci poniamo un' ultima lecita domanda...
A volte, un singolo momento può definire un' intera era?
Da oggi prendiamo coscienza che forse ci sbagliamo...
Villaggio di Trang Bang - 8 Giugno 1972
Nick Ut e Kim Phuc - 2012
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