Ovvero: quando un fotografo può fare un ritratto e quando non può?
Ovvero 2: quando o quanto o come un fotografo può sentirsi tranquillo nel fotografare le persone e non aver timore di beccarsi una denuncia?
Una delle domande che più spesso mi vengono fatte.
Il timore è legittimo, soprattutto se consideriamo che viviamo in un paese dove le leggi sono talvolta intrise di bizantinismi, limiti e contraddizioni, le relative applicazioni talvolta non hanno a che fare col buon senso, talvolta l'ignoranza regna sovrana e talvolta incappiamo in persone che non hanno di meglio da fare che rompere le scatole al prossimo.
Talvolta.
Per fortuna la realtà talvolta è meno tragica, le leggi talvolta sono meno assurde e le applicazioni sono talvolta più vicine al buon senso di quanto si possa pensare.
Per aiutarvi a dipanare vi consiglio ancora una volta di fare riferimento alla preziosa Tau Visual e alle sue numerose vesti online. In questo caso la soluzione del buon Roberto Tomesani: talvolta basta un'autorizzazione verbale registrata col cellulare.