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Life's a Beach - Esplorando il mare di Martin Parr!


"Ci abituiamo così tanto a vedere le cose che quasi dimentichiamo di capire quanto sia strana la vita di tutti i giorni.

Quindi penso che parte del mio lavoro sia cercare di evidenziare gli aspetti più surreali della vita da spiaggia, della vita quotidiana e illustrarli attraverso la fotografia."


Per capire lo spessore di questo fotografo internazionale che abbiamo avuto la fortuna di poter visitare nella nostra città la scorsa domenica, cercheremo di ricostruire l'approccio che Martin Parr adotta per raggiungere il suo stile inconfondibile, approfondendo la tecnica e le macchine fotografiche utilizzate nel tempo.



Come fotografo documentarista, Martin Parr ha trascorso la sua carriera in sintonia con il ritmo della vita in Gran Bretagna. I suoi interessi per il consumismo, il turismo e la società lo hanno portato spesso a fotografare ambienti specifici: dalle feste di paese, ai galà di moda e naturalmente al mare. Il suo affetto per il surreale e il peculiare permea la sua fotografia da spiaggia, che spesso mette in discussione o ironizza i comportamenti anglosassoni e non solo, assumendo forme familiari a trecentosessanta gradi... non è sembrato un caso che Livorno e i livornesi rientrano perfettamente in linea con la fotografia e la visione dello stesso autore!


Le influenze di Martin Parr

Negli anni '70, quando Parr ha iniziato, i fotografi di successo, quelli per cui valeva la pena che i loro lavori fossero esposti nei musei dovevano lavorare in bianco e nero. In varie interviste ribadisce che: "a quel tempo, il colore era la tavolozza della fotografia commerciale e della fotografia istantanea". In quel periodo Parr ha rivolto il suo sguardo al reportage più stretto in Gran Bretagna, dalla vita di campagna tradizionale in declino alle fabbriche in sciopero, agli stili di vita alternativi dei giovani.


Kristian Martin, curatore di The Great British Seaside , descrive Parr come "il successore naturale" di Ray-Jones, pioniere della fotografia artistica non commerciale nel Regno Unito.

Negli anni '80 Parr si ispirò ai fotografi a colori americani William Eggleston e Stephen Shore e scartò la monocromia per la fotografia a colori pop per cui ora è noto. La sua dedizione e ricerca ha continuato la sua documentazione in un modo nuovo e il suo uso del flash all'aperto ha catturato i suoi soggetti in azione con ineccepibile precisione!

Anche le cartoline sature di John Hinde dei vivaci campi di Butlins negli anni '60 e '70 hanno attirato l'attenzione di Parr. L'influenza di Hinde può essere vista anche nella tensione tra l'idealistico e il sudicio nella fotografia di Parr, in particolare nelle ambientazioni marittime. I colori vivaci giustappongono gli elementi imbarazzanti della scena.


New Brighton, Merseyside da "The Last Resort" 1983-85 © Martin Parr/Magnum Photos



"Ci abituiamo così tanto a vedere le cose che quasi dimentichiamo di capire quanto sia strana la vita di tutti i giorni. Quindi penso che parte del mio lavoro sia cercare di evidenziare gli aspetti più surreali della vita da spiaggia, della vita quotidiana e illustrarli attraverso la fotografia."


Il mare come laboratorio...

Da The Last Resort , Parr ha continuato a sviluppare la sua tecnica, utilizzando il mare come "laboratorio" per i suoi esperimenti fotografici. "Ogni volta che ho una nuova tecnica che voglio esplorare, spesso la faccio prima sulla spiaggia", dice.

Molte delle sue immagini in genere portano lo spettatore fino al soggetto, il che significa che Parr ha bisogno di avvicinarsi molto alle persone per catturare il loro comportamento naturale. Nulla è messo in scena, quindi l'attenzione è nel comportamento individuale avvicinandosi ai soggetti con riservatezza evitando il più possibile scene di imbarazzo.

A metà degli anni 2000, Parr entra nel mondo del digitale, acquistando la sua prima fotocamera e sperimentato il medio formato con il flash, un obiettivo standard e più recentemente un teleobiettivo. Questo ha dato a Parr "un diverso modo di guardare" come sostiene lo stesso fotografo, permettendogli di stare più lontano e di poter osservare una scena d'azione più ampia.


"Così nel 2006 ho fatto il grande passo acquistando una piccola Sony digitale e nel 2007 una Canon 5D, poi l'aggiornamento a una Canon 5D Mark 4. Ora ho familiarità con la Canon e mi piace molto il modo in cui puoi bilanciare la luce ambientale. Lo faccio con l'aiuto del mio diffusore Gary Fong che trovo inestimabile. Ho anche un flash ad anello Canon, quindi con una fotocamera e 2 flash, posso praticamente replicare qualsiasi delle mie tecniche precedenti." Fotocamere e stili nel tempo

Anni '70: prima fotografia in bianco e nero: Leica M3 con obiettivo da 35 mm

Anni '80: flash integrato diurno con medio formato. The Last Resort (1985): Makina Plaubel 67W con un obiettivo da 55 mm.

Metà degli anni 2000: Parr passa al digitale.

2017: Parr sperimenta ampiamente utilizzando un angolo più ampio

con il teleobiettivo in Beach Therapy (2017)

2018 : Nuova commissione per The Great British Seaside : Canon EOS 5D Mark IV




La nostra visita ai Granai di Villa Mimbelli a Livorno - Domenica 28 Novembre 2021






56 le fotografie esposte

ai Granai di Villa Mimbelli

(via San Jacopo in Acquaviva, 65)

sede del Museo Civico Giovanni Fattori. La mostra sarà visitabile fino al

12 dicembre 2021, Giovedì e Venerdì dalle ore 16 alle 19 e Sabato e Domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19.

Ingresso intero 5 €, ridotto 3 €

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